"Non ho paura della cattiveria dei malvagi, ma del silenzio degli onesti". (Martin Luther King JR)

venerdì 4 novembre 2011

Albo pretorio, Informatizzazione e Trasparenza


Le Leggi 9 gennaio 2004, n. 4, e Legge 69/2009 ( nate con la finalità di migliorare l’accessibilità agli atti amministrativi e l’introduzione e utilizzo, nella circolazione e conservazione dei documenti delle P.A., su base elettronica) è portata come argomento per giustificare l’abolizione dell’albo pretorio fisico che consentiva a tutti i cittadini di visionare gli Atti Pubblici. Sono convinto che la legge impone il formato elettronico come unico mezzo di trasmissione degli atti solo fra Enti ( fonte questa di produzione di innumerevoli copia cartacee e non certo per risparmiare la carta di una unica copia per l’albo). Nelle comunicazione ai cittadini non è possibile né praticata la comunicazione esclusiva su base informatica poiché ciò richiederebbe l’obbligo per ogni cittadino di dotarsi di idoneo supporto informatico di ricezione. Ci e stato obbiettato che la pubblicazione su carta all’Albo Pretorio non ha più alcun valore legale ma ai fini della funzione informativa ciò è irrilevante a maggior ragione nelle more dell’attivazione di una posizione informatica, di consultazione, presso la sede comunale ,sostitutiva dell'albo cartaceo. Alla luce del comportamento attuale di molte P.A. sorge fra le tante possibili una domanda :

- Gli uffici comunali si rifiuteranno in futuro di rilasciare copia conforme su base cartacea di documenti?

In realtà credo che nel rapporto con i cittadini le P.A. continueranno a scrivere su carta per adempiere a una miriade di richieste e per un notevole numero di anni a venire. Una magnifica occasione per le Amministrazioni opache di complicare, con interpretazioni di comodo, l’accesso agli atti. Un problema in più per arrivare alla trasparenza amministrativa. Invito i cittadini civicamente attivi ad effettuare le verifiche delle prassi adottate dalle P.A. I resoconti provenienti dal territorio potranno servire a fotografare il livello di opacità esistente.

Fabio Paterniti