"Non ho paura della cattiveria dei malvagi, ma del silenzio degli onesti". (Martin Luther King JR)

martedì 27 marzo 2012

24 Marzo 2012 - Il Mercatino delle idee


Giornata di denuncia, di condivisione, di lotta....

Sotto i Portici dell'Ospedale Vecchio di Parma oltre una ventina di associazioni si è riunita in difesa
della destinazione pubblica di questo importante complesso storico-monumentale, creando una
straordinaria vetrina di idee, proposte, denunce.

È stato mostrato il valore di questo spazio pubblico che, in violazione delle norme di tutela
del patrimonio storico e dei beni culturali, negli anni recenti la incolta mano edificatoria e
cementificatrice delle amministrazioni Ubaldi e Vignali ha tentato di privatizzare e manomettere
nelle sue strutture e funzioni d'uso.

Tra manifesti, striscioni, volantini, i Portici dell'Ospedale Vecchio oggi sono stati teatro della
grande vitalità di quella parte di città critica, oppositiva, che in questi anni di truffaldina gestione
della cosa pubblica ha elaborato idee, ha dato vita ad attività, lotte, iniziative per difendere il
territorio, l'ambiente, la memoria storica, la qualità della vita contro la mano demolitrice del
governo cittadino, ha condiviso progetti e battaglie, ha creato una grande solidarietà.

Numerosi gli interventi che si sono succeduti, inframezzati da letture teatrali, interventi satirici,
canti popolari: Monumenta ONLUS, Comitato Sopravvivenza in Zona Stazione, Gruppo di Azione
per la Palestina, ArtLab, Comitato di solidarietà con i lavoratori in lotta, Ambulatorio dell'Ospedale
Vecchio, Insurgent City, ReteAmbienteParma, ass. Qui e Ora di borgo Parente, CIAC, “Perchéno?”,
ass. Parmachesiparla, Laboratorio politico per l'alternativa, Leggeretraleruspe, ass. Gestione
Corretta Rifiuti e Risorse, Rete diritti in casa, Comitato Antifascista Montanara, biblioteca “Dimitry
Papaioannoy”, comitato “Il Muro”, NienteVoragini, Liberacittadinanza.

In particolare, ha rivestito un grande significato la denuncia di rappresentanti di lavoratori della
Intercast,che hanno comunicato la decisione della direzione aziendale di licenziare 59 dipendenti su
63, dopo aver smantellato la fabbrica delle sue più importanti catene produttive e delocalizzato in
Estremo Oriente la produzione.

La città ha ripreso la propria memoria.

La città ha colto l'occasione per analizzare i problemi in modo autonomo e indipendente, per aprire
gli occhi, affrontando un contesto economico generale gravato da centinaia di milioni di debiti, e ha
iniziato a elaborare nuove idee per ripartire.

Parma 24 marzo 2012