"Non ho paura della cattiveria dei malvagi, ma del silenzio degli onesti". (Martin Luther King JR)

sabato 14 aprile 2012

Coincenerimento a Rubbiano quali prospettive?

Venerdì 13 ore 21, Fornovo. Sala civica stracolma. Gente in piedi.

Parla per primo, in collegamento Skype, Marco Caldiroli, chimico, esponente di medicina democratica. Disanima tecnica approfondita, la sua, dei problemi da combustione degli oli esausti d'acciaieria, conferiti e bruciati nello stabilimento Laterlite di Rubbiano.
A suo avviso i limiti fissati nell'autorizzazione di impatto ambientale ( AIA ) sono poco cautelativi specie il valore annuo che è spropositato.
Dal suo discorso si evince che ogni provincia è autonoma nel determinare i valori dell'AIA, cioè che è necessario adeguarli alle caratteristiche del territorio e dell'impianto stesso.
Caldiroli invita le autorità a considerare in modo più restrittivo tali valori.
Occorre ricordare che in Ottobre scade l'autorizzazione dell'autorità provinciale a Laterlite per lo smaltimento termico degli oli.
Segue l'intervento di Stefano Raccanelli, chimico esperto di microinquinanti e direttore del laboratorio INCA di Venezia che sviluppa una minuziosa analisi del processo di formazione delle diossine, collegandole ai risultati significativi di analisi condotte in loco su alcune matrici biologiche ( latte materno e carne di avicoli ).
Gli esiti delle analisi rilevano presenza di diossina ed elevata possibilità di fattori mutagenetici.
Gianluca Ori del Comitato Rubbiano per la Vita ( aderente a RETEAMBIENTEPARMA), rende noto che l'osservatorio ambientale, cui dovrebbero partecipare i sindaci di Solignano, Fornovo, Varano e Medesano, nonchè Provincia ed Ausl ed il comitato stesso, non è ancora stato convocato.
A ravvivare la serata è la presenza del sindaco di Medesano, Bianchi.
Alla precisa domanda di cosa farebbe se Laterlite continuasse a boicottare l'osservatorio e ad ottobre riottenesse l'AIA per continuare a bruciare gli oli, risponde in politichese col solito cerchiobottismo.
Cioè non dice assolutamente niente.
La cosa fa inviperire una ragazza di Rubbiano che accusa tutte le varie autorità locali di totale inadempienza dai loro doveri verso la gente e la sua salute. E reiteratamente gli chiede se è disposto, in quanto sindaco e quindi massima autorità sanitaria in loco, a chiedere la chiusura di Laterlite se questa dovesse continuare ad essere sorda ad
ogni richiesta della gente.
Il dibattito si allarga sull'effettiva volontà degli enti preposti ad effettuare controlli sanitari efficaci soprattutto in relazione agli allevamenti zootecnici intensivi del nostro territorio e al grave inquinamento del suolo e delle falde
acquifere che determinano.

Serioli Giuliano