"Non ho paura della cattiveria dei malvagi, ma del silenzio degli onesti". (Martin Luther King JR)

lunedì 24 marzo 2014

L'immobilismo della politica

Sono passati 4 mesi da quando Arpa, Ausl e Provincia hanno dichiarato pubblicamente, durante l'ultima seduta dell'Osservatorio pubblico, che grandi passi in avanti erano stati fatti nel monitoraggio e controllo dell'attività di co-incenerimento di rifiuti pericolosi che Laterlite esegue a poche decine di metri dall'abitato di Rubbiano.
Il direttore di Arpa, De Munari, aveva prefigurato rigorosi controlli delle condizioni di inquinamento dell'aria in tutta l'area (Rubbiano, Ramiola, Fornovo, Varano).
Inoltre Arpa si era anche impegnata ad approfondire il problema della mutagenicità delle emissioni del co-inceneritore.


Le ultime analisi eseguite hanno infatti confermato che l'acqua di condensa al camino è mutagena, cioè in grado di indurre modifiche al DNA vivente. Non proprio bazzecole.
Come da relazione conclusiva e da invito della Provincia, ci saremmo aspettati un approfondimento di questo problema, nuove analisi, nuove ricerche. Purtroppo rimaniamo in attesa.
Il responsabile di Ausl, Impallomeni, nella stessa occasione aveva presentato una bozza di indagine epidemiologica, giudicata un grande passo avanti nello studio delle condizioni sanitarie,
da cui comunque, emerge un tasso di mortalità dovuto a patologie tumorali per nulla trascurabile e quindi bisognoso di studio e ulteriore approfondimento considerata la delicatezza dell’argomento!
Vogliamo sapere quali sono le condizioni di salute dell'ambiente e delle persone che vivono su questo territorio.
Vogliamo sapere se a Rubbiano e dintorni si muore e ci si ammala di più o di meno che altrove.
Il prologo sulla questione ambientale e sanitaria offerto da Arpa e Ausl è incoraggiante, ma non sufficiente, la ricerca e l’approfondimento devono proseguire.
Non ci basta il lavoro fin qui svolto.
Vogliamo vedere i dati di mortalità per classi di età, le statistiche delle patologie cardio-vascolari e respiratorie, le malattie dei bambini, le malformazioni.
Questi sono gli effetti che la letteratura certifica come primi segnali da cogliere in aree con problemi di inquinamento ambientale.
Vorremmo sapere se l'Ausl intende procedere nell’interpretazione dei dati e nell’approfondimento della situazione sanitaria.
Di questi giorni il sequestro della Tirreno Power di Vado Ligure, impianto che le indagini hanno confermato aver causato tra il 2000 e il 2007 la morte di oltre 400 persone.
Di poche settimane fa la richiesta di condanna per i funzionari di Enel che gestivano la centrale di Porto Tolle.
Questi impianti certificano il fallimento di un sistema di controlli e autorizzazioni, superficiali, tardivi ed inefficienti ed è per questo che a gran voce chiediamo di proseguire negli approfondimenti dello studio epidemiologico e sanitario, affinché nulla sia trascurato, affinché si verifichi in modo serio le condizioni di un territorio dove la presenza industriale è molto ingombrante e conta numerose fonti emissive.
Chiediamo agli enti di fare un passo in avanti, di convocare l'Osservatorio, di aggiornarci sui progressi fatti nel monitoraggio dell'inquinamento.
La politica batta un colpo, i sindaci Bonazzi, Grenti, Bianchi e Bassi si facciano interpreti delle richieste della popolazione: certezza sulla salute e salubrità del territorio.
Sono priorità assolute che non possono essere relegate in secondo piano, subalterne alla disponibilità di tempo e risorse.
La politica stabilisca una scala di priorità, se sia più importante tagliare nastri o valutare le condizioni ambientali e sanitarie di un territorio.
Crediamo che la difesa dell'ambiente debba essere il primo punto di riferimento per tutti gli amministratori, aldilà dei partiti e delle appartenenze.
Ma abbiamo l'impressione che non per tutti sia così.


Comitato Rubbiano per la Vita
24 marzo 2014