"Non ho paura della cattiveria dei malvagi, ma del silenzio degli onesti". (Martin Luther King JR)

martedì 9 maggio 2017

Istituzioni, Tibre, Insostenibilità

Tutto è stato deciso fin dall'ottobre del 2015.
La Provincia votò a favore della Tibre, la Regione affermò che la priorità era la ferrovia, la ditta Pizzarotti si ritenne soddisfatta dell'escamotage della Regione.
Così il 1° tratto della Tibre era cosa fatta, con tanti saluti al Coordinamento dei gruppi ambientali.
Raffaele Donini, assessore regionale alle infrastrutture, ha sottolineato come la Regione abbia lavorato alla proposta “ascoltando anche i territori”, una affermazione che ha del surreale con tinte quasi comiche.


Le parole di Donnini “C’è stato un pronunciamento del Consiglio provinciale di Parma; ribadiamo che per noi la priorità è il potenziamento della linea ferroviaria Pontremolese, il secondo lotto del Ti-bre è priorità 2”.
Il primo tratto della Tibre è sottinteso che si farà, per lui e la Regione è priorità 1, col benestare di PD e destra e l'assenza del sindaco di Parma.
Il commento della Provincia: "Il Consiglio provinciale ha approvato un documento di indirizzo che recepisce l'importanza delle nuove priorità impostate dal Governo su progetti strategici e fondi correlati. Priorità pensate per spendere meglio le risorse realmente a disposizione”.
Spendere meglio i soldi? Con quei 9 chilometri che finiscono in mezzo alla campagna, dopo averla rovinata?
"Finalmente si punta sulle ferrovie" commenta il sindaco Federico Pizzarotti: “Il mio parere sulla Tirreno-Brennero l'ho già espresso ed è chiaro a tutti”.
Il Coordinamento dei comitati contro le autostrade Cr-Mn e Ti-Bre sono sconcertati per la mancata partecipazione del sindaco di Parma all'Assemblea dei sindaci in Provincia, che ha dato sponda alle forze di PD e centrodestra favorevoli all’autostrada Tibre.
Sempre in priorità 1 la Regione propone inoltre un intervento da 50 milioni per rendere funzionale il primo lotto del Ti-bre – di cui è imminente l’avvio del cantiere – collegandolo (con una strada ordinaria) alla Cispadana verso est.
La consigliera Canova sulla TiBre chiede al Governo di verificare, nelle more dell’approvazione del progetto esecutivo, se sussistono le condizioni per evitare di realizzare il primo lotto del raccordo autostradale Ti-Bre, relativo al tratto Fontevivo-San Quirico e di destinare alla Pontremolese le risorse già stanziate.
La scelta, dice, non è contro il trasporto su gomma, ma tra un’opera utile e una inutile.
Vescovi (PD) chiede al Consiglio: "Vogliamo veramente fare di Parma il luogo delle eccellenze agro-alimentari? L’autostrada aumenterà traffico e polveri sottili, aumentando il carico su questa area, Fontevivo è il Comune con meno terreno fertile della Provincia”.
Si vota sul documento della Provincia, che viene approvato. Contrari solo due: Canova e Vescovi.
Regione e Provincia hanno deciso contro i sindaci. Hanno parlato a vanvera di Pontremolese per far passare il primo tratto della Tibre. Pizzarotti, il sindaco, si è associato. Pizzarotti, il costruttore, ringrazia.
L'assemblea dei sindaci, complice l'assenza di quello di Parma, si è fatta tranquillamente beffare.
Forse alcuni volevano solo far figura, non opporsi seriamente.
Ma il territorio, che l'assessore Regionale Donini dice di aver ascoltato, è d'accordo sul disastro che gli sta rovinando addosso?
Crediamo proprio di no.

Giuliano Serioli

Rete Ambiente Parma

salvaguardia e sostenibilità del territorio locale