"Non ho paura della cattiveria dei malvagi, ma del silenzio degli onesti". (Martin Luther King JR)

giovedì 9 febbraio 2017

Purgatorio di polvere

Domenica scorsa la chiusura totale del traffico veicolare in città.
Un unico blocco , quando viaggiano pochi mezzi, in una giornata di pioggia.
Stalla chiusa, buoi già scappati.
Più di due mesi senza pioggia.
Lo sforamento dal valore massimo consentito dei PM10 non fa più notizia.
Ci si è abituati.


In realtà, si erano sforati soprattutto i valori dei PM2,5.
Il particolato più fine è composto da minuscole particelle che rimangono in sospensione nell'aria e riescono ad arrivare ai polmoni, da qui negli alveoli polmonari e quindi nel sangue stesso.
Le polveri ultrafini sono molto pericolose perché veicolano il Benzopirene (cancerogeno) direttamente nel sangue.
I PM 2,5 derivano direttamente dalle emissioni di auto, industrie e stufe, cui si somma altro particolato detto di ricombinazione, costituito da nuclei gassosi quali gli ossidi di azoto prodotti da auto e centrali a biomassa e l'ammoniaca prodotta dagli allevamenti industriali.
Proprio prima che piovesse si era coagulata velocemente sulla Pianura Padana una massa d'aria impregnata di particolato di ricombinazione, altamente tossica, che ha percorso tutta la Lombardia e l'Emilia-Romagna che, del tutto ignari, abbiamo tranquillamente respirato.
Una massa d'aria trasparente, apparentemente non dissimile da quella degli altri giorni.
Non certo quella nebbia caliginosa delle immagini dalla Cina, in cui le emissioni nocive si mescolano alla polvere che scende dal deserto dei Gobi, che trasforma l'aria in una massa grigio scuro, costringendo le persone ad uscire con la mascherina.
Niente mascherine da noi.
Respiriamo veleni senza neanche accorgercene.
Con le autorità preposte silenti, come se non fosse compito loro allertarci e provvedere.

Giuliano Serioli

Rete Ambiente Parma

salvaguardia e sostenibilità del territorio locale