"Non ho paura della cattiveria dei malvagi, ma del silenzio degli onesti". (Martin Luther King JR)

domenica 17 giugno 2012

PALANZANO : LA MINACCIA ALLA FOOD VALLEY SALE IN MONTAGNA

Un non meglio definito "Consorzio val Cedra val d'Enza", composto da 8
allevatori che vanno da Albazzano a Miscoso, da Neviano Arduini a
Palanzano, da Ranzano a Ramiseto, richiede dal 2010
al comune di Palanzano di autorizzare un complesso energetico in
località Nacca di Vaestano.
Tale polo energetico dovrebbe essere costituito, stando ai proponenti,
da un gassificatore a biomassa della potenza di 999 Kw e da un impianto
a biogas da 999 Kw.
Il gassificatore si prevede venga alimentato con 85.000 quintali annui
di cippato di legna vergine e con una quantità non ben definita di
digestato prodotto dall'impianto a biogas adiacente. Una tale quantità
di legna corrisponde grosso modo ad 1 Km2 di boschi dei dintorni da
tagliare ogni anno.
L'impianto a biogas, adiacente il gassificatore e con la stessa rete
idrica di smaltimento delle  acque di prima pioggia, verrebbe alimentato
con 153 tonnellate giornaliere di letame e liquami di detti allevatori,
nonchè con insilato di mais, glicerolo e siero di  latte.
Le emissioni previste per il gassificatore sono a dir poco incredibili.
Una quantità  di fumi da cogenerazione di 32.000.000 di Nmc/annui.
Di cui 36.000 tonnellate annue di CO2, 9,3 t. di monossido di carbonio,
9,3 t. di ossidi di azoto, 6,7 t. di COV ( composti organici volatili),
1,0 t. di ossidi di zolfo, 0,5 t. di polveri sottili e
1,1 kg annui di diossine, furani e idrocarburi policiclici aromatici(
PCCD+PCDF+IPA).
Oltre a tutto ciò bisogna,poi, considerare le ceneri e il rilascio di
grandi quantità di acqua necessaria per raffreddare il syngas e ridurlo
a temperatura utile per essere bruciato nei motori a cogenerazione.
Ovviamente a tali emissioni  nocive si devono poi sommare i fumi causati
dalla cogenerazione del biogas e le ulteriori emissioni odorigene dello
stesso.
A tutto ciò si sono opposti duramente il comitato Giarola e il comitato
Vaestano, che hanno raccolto più di 1.400 firme di cittadini e che si
sono unificati da poco in associazione ambientale.
Ma il sindaco di Palanzano Maggiali,a dispetto dell'opinione dei suoi
compaesani, ha già concesso la DIA per entrambi gli impianti.
Va detto, peraltro, che quel lungo elenco di emissioni nocive sono state
considerate ammissibili dalle istituzioni preposte, sia da parte della
Ausl che da parte di Arpa.
L'associazione si è già rivolta a Provincia e Regione senza ottenere
aiuto alcuno.
Nonostante sia chiaro a tutti che i due impianti sono di fatto uno solo,
che hanno carattere  solamente speculativo, che recherebbero grave danno
al patrimonio boschivo dell'area, che procurerebbero un grave
inquinamento delle acque superficiali e delle falde,  nonchè  alla
purezza dell'aria,  nessuna istituzione sembra prendere in
considerazione la voce dei cittadini.
La zona delle due valli ha una vocazione agronomica importante. E' sede
di prosciuttifici artigianali e di caseifici dove si produce il tipico
parmigiano-reggiano di montagna.
La Food-Valley ha assoluto bisogno dell'apporto della montagna.
E' il suo serbatoio di aria buona e di acqua pura.
La  montagna costituisce addirittura la possibilità  della sua  futura
espansione nel  sempre maggior rispetto della produzione biologica.

"L'associazione Giarola-Vaestano per il territorio" chiede il sostegno
del comitato ambientale di Felino contro la  centrale a biogas, nonchè
quello del consorzio del Parmigiano-reggiano e del Consorzio del
prosciutto di Langhirano, affinchè sia dichiarata la moratoria delle DIA
del sindaco Maggiali e sia disposta una valutazione ambientale
strategica (VAS) da parte della Provincia per valutare tutte le
considerazioni della cittadinanza finora inascoltate.


Serioli Giuliano