"Non ho paura della cattiveria dei malvagi, ma del silenzio degli onesti". (Martin Luther King JR)

sabato 19 gennaio 2019

Impianto a SYNGAS nel Campus, inquinante


All'interno del campus dell'Università di Parma è stato inaugurato nel dicembre scorso un gassificatore di 200 Kw di potenza termica ( in grado di
produrre circa 1.500 Mw annui di calore) e di 20 Kw di potenza elettrica ( in grado di produrre circa 150 Mw annui di elettricità)
Viene affermato che bruciare legna al posto di metano riduce le emissioni di CO2 nell'aria e quindi si tratta di un impianto sostenibile dal punto
di vista energetico.
Ma bruciare legna immette in aria polveri, ossidi di azoto (NOx) e monossido di carbonio (CO) ben più di quanto risultava dalla
combustione del metamo.
Non a caso, a compensazione di queste maggiori emissioni, l'università ha stabilito che le auto a gasolio fino E3  e quelle a benzina E1
non possono entrare. Ridicolo! C'è anche la tangenziale per tutta la lunghezza del campus.

Ma vediamo l'impianto.



Considerazioni specifiche sulle caratteristiche dell'impianto UNIPR


1-Nel reattore viene immesso cippato vergine che verrà essiccato solo
ricevendo calore dalla zona di combustione, quindi si presume che abbia
elevata umidità e quindi il vapore acqueo che ne deriverà aumenterà
notevolmente il calore di processo della pirolisi. Non si capisce come
possano parlare di cippato in arrivo con umidità al 10%. E' una bufala
totale, il più secco ha umidità del 30%. Di più, questa maggior quantità
d'acqua, se realizza una migliore combustione determina un volume
maggiore di fumi con una minore efficacia dei cicloni, cioè più polveri
di quelle previste.

2- Il cogeneratore, avendo potenza di 200 Kw termici e quindi inferiore ai
250, non è tenuto ad alcun rispetto delle pur minime normative
riguardo le emissioni.
      Perchè?
Pensano che la diluizione degli inquinanti in atmosfera ne
diminuisca la concentrazione al di sotto delle soglie di attenzione,
come se l'esposizione agli inquinanti fosse risibile.
Quale sarà allora
l'effettiva efficacia del sistema di filtraggio?
Risibile!

3- Il ciclone serve solo a raccogliere le ceneri volanti, quelle che
non cadono sotto griglia. Tutte le altre polveri passano comunque e sono
sostanze gassose ed
      aerosol ben più difficili da filtrare e ben più  pericolose per
l'ambiente e la salute.

4- Lo scrubber dovrebbe eliminare i catrami. Sono torri di lavaggio
ad H2O a pressione che dovrebbero eliminare anche le polveri di carbone.
Il saturatore dovrebbe   eliminare l'acqua in eccesso dello scrubber e
far si che l'aria di flusso saturata, piena di COV(composti organici
volatili), arrivi allo scarico del motore del cogeneratore per essere a
sua volta poi filtrata nel DeNOx. Come è possibile che tutte quelle
particelle di carbone e di catrame vengano eliminate per decantazione a
gravità? Fatale che il Syngas che esce dallo scrubber ne contenga
ancora e crei malfunzionamento del motore a 8. Gli scrubber dovrebbero
rompere l'aerosol, la  massa gassosa in goccioline con acqua in
pressione. Ma l'acqua spesso non basta a creare tale coalescenza tra le
goccioline. Parte dei catrami restano in sospensione.

5- Si dice che la pulitura totale del syngas avviene col filtro
elettrostatico, capace di attrarre con le cariche negative degli
elettroni ogni possibile gocciolina di catrame o polvere presente in
esso e di far colare il catrame verso il basso del sistema di filtri. Il
suo funzionamento è basato sulla presenza di un campo elettrico che
provoca la migrazione di particelle in direzione perpendicolare al
flusso della corrente gassosa, cioè funziona come un condensatore che
però, in presenza di acqua, può provocare scariche elettriche in grado
di distruggere il filtro. L'impressione,poi, è che le varie batterie di
filtri elettrostatici siano sottoposte ad un logorio e ad un intasamento
tali da dover essere pulite molto spesso e forse cambiate del tutto.
Quante volte li cambieranno?

6- Se il motore comincia a malfunzionare, a raggiungere temperature
superiori, immediatamente il DeNOx non riesce ad eliminare la maggior
quantità di ossidi di azoto che si producono. Se il motore perde
temperatura si produce molto più CO che il catalizzatore ossidante non
riesce ad eliminare, figurarsi i COV, gli idrocarburi incombusti, che
arrivano dal saturatore dello scrubber.



Un tecnico del settore afferma:

"Sfortunatamente, a tutt’oggi la completa rimozione del tar( catrame)
dal syngas da biomassa non e' possibile, se ne riesce solo a ridurre la
quantità ma insufficiente a garantire il buon funzionamento di un motore
a combustione interna.  Perché un gas possa essere utilizzato come
combustibile in una turbina o in un motore a combustione interna, esso
deve rispondere a ben determinati requisiti soprattutto per quanto
riguarda tar e particolato, responsabili rispettivamente di
incrostazioni e di fenomeni di erosione, quindi di blocco delle valvole,
di residui carbonizzati nei cilindri per via della combustione delle
incrostazioni, corrosione dei metalli a contatto con il particolato ecc.
  Queste dovrebbero essere le caratteristiche di un discreto syngas
utilizzabile sui motori (ma non tutti):
  Particolato mg/Nm3 <35
  Dimensione particelle µm <7
  Tar mg/Nm3 <60
  Metalli alcalini mg/Nm3

  Siamo arrivati a circa 80 impianti di gassificazione fermi per tutti i
problemi suddetti.
  Pertanto è indispensabile capire affinchè altri impianti non si
aggiugano agli 80 e affinchè altri utenti non buttino i loro soldi al
vento. "