"Non ho paura della cattiveria dei malvagi, ma del silenzio degli onesti". (Martin Luther King JR)

Aderenti


Comitati e associazioni che hanno aderito alla rete Rap:
  1. Comitato “Cave all'amianto no grazie” - Bardi
  2. Comitato Pro -Val Parma
  3. Comitato “Rubbiano per la vita” - Rubbiano 
  4. Comitato EcologicaMente 
  5. Comitato "No Cava Le Predelle" - Roccamurata di Borgotaro
  6. Comitato "Associazione Giarola e Vaestano per il territorio"
  7. Comitato "No cogeneratore a Langhirano"
  8. Lesignano Futura




    http://caveallamiantonograzie.blogspot.it/

    Referente: Fabio Paterniti (Tel. 0525.72055 - 347 9188993 - skype fabio.paterniti)

    Il Comitato nasce il 29/11/2008 con il solo obbiettivo della chiusura della cava ofiolitica di Pietranera in Bardi. Il 04/07/2010 si trasforma nell'attuale Comitato che ha come finalità prioritaria la cessazione della attività estrattive di tutte le cave ofiolitiche. Si batte inoltre per la bonifica delle cave, in attività o dismesse, contaminate da amianto e per la rinaturalizzazione dei luoghi, con iniziative mirate alla tutela della salute pubblica e al rispetto dell'ambiente; promuove iniziative volte a informare i cittadini dei Comuni sede di attività estrattive in atto o pregresse sui rischi derivanti da esposizione alle fibre di amianto, organizzando pubbliche assemblee e tavoli tecnici con il supporto di specialisti del settore.


    Referente: Alberto Longhi


    L’Associazione Sociale denominata “Comitato Pro Val Parma” si è costituita il 19 agosto 2010 a Bosco di Corniglio. Le sue finalità sono: difendere, tutelare e promuovere le risorse ambientali, sociali, culturali e turistiche della Val Parma.

    Tale associazione è assolutamente apartitica come chiaramente stabilito nel suo atto costitutivo. Attualmente può contare sulla collaborazione di 80 soci sostenitori. Il primo obiettivo che si pone è quello di evitare la costruzione di una centrale biomassa alimentata a cippato da 1000 Kw presso l’ex-caseificio di Bosco. In un poco più di un mese sono state raccolte circa 1500 firme. L’impianto, che consuma 13.000 tonnellate/anno di cippato, prevede persino uno stoccaggio di ben 100.000 tonnellate di tale materiale a Villafranca. E, cosa ancora più assurda, non è previsto alcun utilizzo dell’acqua calda prodotta. Insomma, col pieno e tacito accordo dell’amministrazione comunale, si provocherebbe un danno enorme a una delle più belle e salutari realtà naturali italiane. Allo stato attuale la protesta civile ha dato i suoi frutti, anche se non si può definitivamente cantare vittoria poiché l’amministrazione comunale non si è dimostrata favorevole ad accantonare del tutto progetti similari a quello in questione.

    L’associazione si sta da tempo occupando di progetti che possano valorizzare la montagna come l’incentivo all’utilizzo delle energie rinnovabili, in particolare l’idroelettrico e il fotovoltaico; non di meno si sta interessando con dedizione al problema della sopravvivenza e della qualità della scuola nel Cornigliese; è inoltre in contatto con l’ente Parco Nazionale dell’Appennino Tosco-Emiliano per collaborare nella realizzazione di progetti presenti e futuri.

    *




    Referente: Gianluca Ori (tel. 348 086 6525)

    Il comitato si propone di tutelare la vita umana e la salute del territorio di Rubbiano e dei comuni limitrofi.

    Da anni mette in evidenza le tonnellate di pericolosi inquinanti atmosferici, in uscita dal camino di Laterlite, un coinceneritore di rifiuti pericolosi, sulle quale richiede priorità assoluta di immediato intervento alle amministrazioni interessate.

    Rubbiano per la vita ricorda inoltre la precisa volontà dell’ente Provincia di Parma, che in modo unilaterale, concede questa autorizzazione, ed il successivo rinnovo, sottostimando a nostro avviso, il potenziale danno alla salute, derivato da questa attività.

    *




    Referente: Chiara

    Un progetto Apea (area produttiva ecologicamente attrezzata), per il quale sono stati stanziati circa 3.800.000 di euro dalla regione (provenienti dalla UE), prevede la costruzione di una centrale a biomassa.
    Siamo venuti a conoscenza del progetto per caso e sempre per caso abbiamo scoperto che la carpallet di Fora ha venduto i capannoni ad Enia (attuale Iren).

    Il sindaco di Toano, comune interessato, ha dichiarato un "no momentaneo" in quanto Iren (multiutility fautrice della centrale) non ha dato le condizioni necessarie affinché il comune ne tragga profitto, cioè teleriscaldamento per i cittadini o 130 mila euro, la spesa in illuminazione pubblica di un anno. Ora provincia e comunità montana sono a favore.

    Abbiamo già organizzato assemblee e incontri informativi per i cittadini il più importante con Federico Valerio (chimico ambientale all'Istituto Tumori di Genova) Alessio Ciacci (comune di Capannori) e Stefania Brandinelli (testimonianza diretta disastro ambientale causa centrale biomassa). Abbiamo all'incirca 1700 firme che vanno contro l'attuazione di questo progetto.

    *




    Referente: Bardini Roberto


    Il Comitato si è formato a ottobre 2010 per contrastare l'attività estrattiva della roccia ofiolitica, al fine di proteggere la salute e l'ambiente. L'obbiettivo che il Comitato persegue è la chiusura della cava.

    *

    Referente : Daniela Montali

    *

    Referente : Riccardo Dagli Alberi



    Referente: Rossella Longhi



    L’Associazione è nata per aprire una discussione e un confronto fra i cittadini di Lesignano de’ Bagni (PR) sui temi di tutela del paesaggio, ambiente e territorio. Per uno sviluppo armonico del paese e per superare la fase storica del consumo di suolo.