La Provincia, il finto green think,
l'ondivago agire sull'ambiente
E' comparsa recentemente sui media la
presa di posizione di Nicola Dall'Olio e Vincenzo Bernazzoli sulla
necessità di non sforare i limiti del consumo di suolo, per Parma e
Fontevivo non oltre il 10% di cementificazione.
La dichiarazione è stata fatta
soprattutto in polemica con l'ipotesi della concessione da parte
dell'amministrazione comunale di Parma di un terreno per un altro
supermercato a Ugozzolo.
Un ulteriore cementificazione
sicuramente deprecabile, anche se ereditata dalle precedenti
amministrazioni.
Vediamo però di valutare il pulpito da
cui è giunta la reprimenda.
In realtà il presidente della
Provincia solo due anni fa voleva cementificare a tutto spiano.
Infatti durante la serata alla corale
Verdi di venerdì scorso Liana Avanzini, responsabile ambiente
territorio del Pd, ha affermato che non si poteva tacere che
Bernazzoli nel 2011 presentava a Fontevivo un Psc con un consumo di
suolo dal 13 al 19%, 43 ettari di terra da immolare al tondino.
E se lo dicono loro...
Il limite del 10% oggi elevato a icona
dello pseudo ambientalismo de noantri era
quindi decisamente superato.
L'evento a cui fa riferimento la
responsabile ambiente è la presentazione del nuovo PSC di Fontevivo
da parte dell’assessorato all’Urbanistica del Comune di
Fontevivo.
Un incontro aperto al pubblico,
svoltosi il 17 febbraio 2011, durante il quale venivano presentate le
linee programmatiche dello strumento urbanistico.
Ecco le auliche e promettenti parole
che presentavano il dibattito.
“Il Piano Strutturale di Fontevivo
completa il suo percorso e arriva ai cittadini. In attesa del
passaggio finale di approvazione in Consiglio comunale, infatti, il
nuovo PSC sarà presentato al pubblico giovedì prossimo, 17
febbraio, alle ore 18.30 a Ponte Taro. L’incontro – a cui
interverrà il presidente della Provincia Vincenzo Bernazzoli –
sarà introdotto da Raffaella Pini. Seguirà un intervento del
Presidente stesso e del sindaco di Fontevivo, Massimiliano Grassi,
che affronterà le linee guida ed i criteri di individuazione del
programma di sviluppo. Il compito di illustrare i contenuti del PSC
spetterà all’architetto Sergio Beccarelli, che ha curato il Piano
per la società Policreo srl. L’appuntamento si concluderà con un
rinfresco”.
Evidentemente un piano ritenuto di
grande qualità e visione.
Ma la retromarcia fu repentina.
L'assessore provinciale Ugo Danni
corresse quell'impostazione, come si desume dalla risposta data a due
consiglieri di opposizione.
Eccone il resoconto sulla stampa.
“PSC di Fontevivo: parlano gli atti.
Danni risponde ai consiglieri del Pdl che hanno interrogato la
Provincia: <Va ricordato ancora una volta - secondo Danni - che le
scelte urbanistiche del territorio sono prerogativa dei rispettivi
comuni. Siamo ora in attesa delle controdeduzioni che saranno
elaborate da quel Comune materia su cui, come per tutti gli altri
Comuni, ci sono stati fra gli uffici preposti dei due enti momenti di
confronto>”.
Su un sito web il commento di un
meravigliato lettore.
“Solo duemila metri quadrati. A tanto
ammonterà la superficie che dovrà accogliere il nuovo polo
logistico, direzionale e commerciale del Comune di Fontevivo previsto
dal Psc (Piano sviluppo comunale) nell'area cosiddetta Case Rosi. Un
progetto partito con ben altri volumi - 43 ettari, quanto l'abitato del comune,
scrive il Nuovo di Parma - che la Provincia, d'accordo con
l'Amministrazione del sindaco Pd Massimiliano Grassi alla fine ha
deciso di ridimensionare nel nome del risparmio del suolo agricolo”.
Altro intervento.
Nonsolodisinformazione. “Si legge e
si sente di tutto e di più, ma da profano mi piacerebbe
capire più precisamente come mai
(motivazioni esatte) la provincia ha “bloccato” il PSC
originario, redatto da un pool di architetti di comprovata
esperienza?”.
Insomma un girovagare a casaccio, che
non da certo nessun imprimatur di salvatori del suolo alla Provincia
ed ai suoi funzionari, che oggi si stracciano le vesti di fronte al
progetto di Ugozzolo.