Il Coronavirus (o Covid-19) è apparso in Cina in Dicembre, nella città di
Wuhan con alcune morti sospette di polmonite. La burocrazia ha subito negato
che fosse un problema, tesa com'è, soprattutto in una dittatura, a mantenere il controllo della normale
amministrazione.
Al dottor Li Wenling, che la denunciava come possibile pandemia, è stato detto
di piantarla di seminare zizzania.
Ai dati che presentava ha opposto il licenziamento e l'incarcerazione, salvo
poi farlo diventare un eroe quando ormai era morto per il virus dilagante.
A quel punto la pandemia da coronavirus era assurta a problema principe e la
burocrazia per cercare di contenerla chiudeva la città di Wuhan (11milioni di
abitanti) e in seguito, poiché la metà della popolazione era uscita dalla città verso la regione per il
capodanno cinese, chiudeva anche lo stato di Hubei, di cui Wuhan è la capitale.
La quarantena nello stato era totale. Tutto chiuso: la gente in casa, fabbriche
e negozi chiusi, etc. A farla osservare era l'esercito in armi, capace anche di
sparare.
Una quarantena durata 50 giorni e partita il 23 gennaio.
La sorpresa e l'incredulità del governo cinese fanno pensare difficile l'ipotesi
di una manipolazione del virus in laboratorio e di una sua fuga indesiderata.
Più logico un salto di specie dagli animali selvatici all'uomo per il
rimaneggiamento continuo del loro habitat, come affermano studiosi di
tutto il mondo.
In Italia, come in Europa, arrivavano notizie sempre più preoccupanti.
Il governo Conte decide di dichiarare lo stato di emergenza nazionale e di
sospendere tutti i voli da e per la Cina. E' l'unico governo nel mondo a
prendere una misura così drastica che ha subito l'effetto di rovinare i rapporti
con quel paese, per cui deve intervenire il presidente Mattarella a ribadire la
solidarietà nostra verso la Cina e la rinnovata amicizia.
Il governo Conte dalla fine di gennaio fino al 23 febbraio non prende alcun
provvedimento per preparare il paese alla pandemia futura.
Gli italiani, in Cina per lavoro, riescono a tornare ugualmente, se non con
voli diretti, tramite lo scalo di Francoforte.
Nei loro confronti non c'è alcuna misura di quarantena, tale da impedire al
virus di entrare nel nostro paese. Il 23 febbraio all'ospedale di Codogno
registrano casi di Covid-19 e contemporaneamente anche a Vo (Pd). Il governo
stabilisce due zone rosse in cui nessuno può entrare e da cui nessuno può
uscire. Viene dato grande risalto alla cosa come misure assolute di
contenimento. Tuttavia il 19 febbraio era stato permesso di giocare la partita di Champions tra Atalanta e Valencia allo stadio di S. Siro
a Milano. Decine di migliaia di tifosi atalantini si mescolavano tra loro e con
migliaia di tifosi spagnoli.
Nonostante l'emergenza dichiarata, il governo Conte ha permesso un evento
terribile in chiave di possibile pandemia.
Il 23 febbraio all'ospedale di Alzano Lombardo, in val Seriana (Bg) vengono
registrati due casi di covid-19. I due vengono trasferiti a quello di Codogno.
L'ospedale viene chiuso per 2 ore, il tempo delle analisi, e poi stranamente
riapre, diventando così un veicolo di contagio ulteriore. L'effetto della
partita di calcio comincia farsi sentire nel Bergamasco.
L'assurdo comportamento del governo Conte ha permesso che, nonostante la dichiarata
emergenza, si instaurassero nel nostro paese ben due focolai del virus. Uno a
Codogno e Vo per i voli dalla Cina via Francoforte, non soggetti a quarantena,
e l'altro nel Bergamasco per la partita di Champions del 19 a Milano, ben più
massiccio e incontenibile.
Ma passano ancora due settimane prima che il governo decida misure serie di
contenimento del virus per la Lombardia il Veneto e l'Emilia, che prevedano la
chiusura di cinema, teatri e bar.
L'Italia per i voli indiretti dalla Cina, senza quarantena e la partita di
Champions diventa il 1° paese d'Europa colpito dal covid-19.
La Spagna diventa il 2° paese d'Europa più massicciamente infettato dal covid-19
a causa di quella famosa partita di Champions.
ALLA FACCIA DELL'EMERGENZA DICHIARATA 1 MESE PRIMA DAL GOVERNO CONTE
Serioli Giuliano
Reteambienteparma
Parma 3-03-2020