Il contestatore di Enrico Rossi: “Vi spiego perché ho reagito così…”
(01.11.2013)
Personalmente ho assistito a decine, direi centinaia, di visite ufficiali di autorità, politici e amministratori vari. Solitamente la scena che si ripete è sempre la stessa e mi richiama sempre alla memoria la celebre e meravigliosa scena del secondo film di Fantozzi, quella del varo della nave al porto di Genova con esilarante elenco di personalità, dal sindaco con fascia tricolore, al ministro della marina mercantile, dalla 102enne baronessa all’arcivescovo con anello pastorale… 20-30 minuti di attesa, l’arrivo tra strette di mano e fotografie, i discorsi ufficiali e di circostanza, gli applausi: sempre uguale il copione, sempre meno che nell’ultima occasione, quella della visita a Gallicano del ministro dell’ambiente Orlando e del governatore della Toscana Enrico Rossi.
In particolare quest’ultimo è stato contestato da un cittadino, un imprenditore locale, presente nell’aula: una scena alla quale mai avevo assistito e che mi ha spinto a cercare quest’uomo, dotato sicuramente di grande coraggio e sincerità. Per capire le ragioni della sua reazione: si chiama Luca Lorenzi, imprenditore di Fornovolasco nella troticoltura e proprietario di un ristorante caratteristico della zona, L’Eremita alle pendici dell’Eremo di Calomini.
“Le ragioni della mia reazione? Sono semplici, mi trovavo all’incontro, assieme ad altri imprenditori della zona, per avere risposte istituzionali da parte di colui che ha il potere di gestire il denaro pubblico in occasioni come questa e da lui ci aspettavamo risposte chiare. Il governatore Enrico Rossi ha effettivamente detto che avrebbe dato qualcosa alle famiglie, mentre non si è preso impegni chiari con le aziende. A parte questo, sentir parlare di abbandonare la coltivazione delle castagne, in favore dello sfruttamento del bosco più redditizio, a sentire lui, per la legna per le centrali a biomasse mi ha veramente irritato”.
Lei pertanto contesta le parole di Rossi che ha esaltato la produzione di energia con le centrali a biomasse grazie alla legna dei boschi… “ Rossi ha affrontato l’argomento in maniera superficiale,affermando per esempio che gli impianti a biomasse non inquinano, che il bosco viene coltivato dai taglialegna. Chiunque sa,
invece, che tagliando il bosco, il rischio è che franino le montagne”.
La sua reazione è stata pertanto giustificata… “La tensione accumulata nei giorni precedenti mi ha fatto reagire in modo sbagliato, anche se purtroppo era l'unico modo per farsi sentire. Mi scuso per il tipo di reazione, comunque”.
Simone Pierotti