Si chiude un mese da dimenticare per
l'aria dell'Emilia Romagna.
Con 88 sforamenti complessivi è il
peggiore dall'inizio dell'anno.
I giorni sopra la quota di precauzione
(40 µg/m3) sono stati 132.
A Parma stiamo per tagliare il
traguardo dei 35 giorni di sforamento consentiti in un anno intero:
solo che li abbiamo consumati in 3 mesi, 32 gli sforamenti sino ad
oggi oltre il limite dei 50 microgrammi per metro cubo di aria, 48 i
valori oltre la soglia di attenzione.
Complessivamente, in tre mesi i valori
regionali sono andati fuori limite 192 volte, mentre 314 valori hanno
superato la soglia di attenzione.
Sul banco degli imputati le emissioni
da traffico veicolare, su tutti i motori a gasolio, le emissioni di
tipo industriale tra cui ovviamente gli inceneritori, le caldaie
domestiche.
Il Nord industrializzato produce una
imponente quantità di veleni che se non rimescolati in aria dalle
correnti atmosferiche stazionano anche per giorni e giorni sulle
città.
L'intero bacino padano si trasforma
così in una enorme camera a gas molto democratica, dove tutti
respirano la stessa aria, anche purtroppo gli incolpevoli come
bambini e anziani.
Le polveri sottili dichiarate
cancerogene di classe 1 dall'Oms lo scorso ottobre, sono responsabili
di un numero sempre maggiore di decessi oltre che causare incrementi
di malattie legate all'apparato respiratorio ma anche a quello cardio
vascolare.
Sono 14 i morti al giorno per traffico
nelle grandi città, 14 mila il totale annuo.
Un terzo delle morti tra i giovani sono
causate dal fattore ambientale.
L'esposizione alle polveri sottili
causa in Europa la morte di 13 mila bambini nella fascia 0-13 anni.
Sono numeri da brividi, una vera e
propria ecatombe alla quale però non sembra siano in vista decisioni
drastiche e risolutive.
Preso atto della causa effetto
esposizione-malattia dovrebbero scattare contromisure in grado di
abbassare le soglie dei veleni a cui ci esponiamo ogni giorno.
Decisioni shock per situazioni shock.
Una grande rivoluzione dovrebbe
coinvolgere tutto il mondo produttivo.
La tecnologia è già di grado di
affrontare e risolvere il problema dell'inquinamento.
Manca però la volontà politica e uno
sguardo al futuro.
Sempre più nero.