"Non ho paura della cattiveria dei malvagi, ma del silenzio degli onesti". (Martin Luther King JR)

venerdì 8 gennaio 2016

La giunta di Felino e l'osservatorio ambientale

Nell'ultimo consiglio comunale di Felino, il 21 dicembre scorso, la giunta comunale si è espressa sull'osservatorio ambientale.
L'ha fatto tramite il vicesindaco Elisa Leoni, dando assenso formale alla richiesta dei cittadini arrivata all'amministrazione.
L'Osservatorio Ambientale è stato richiesto con una una petizione sottoscritta da 244 adesioni, in relazione alla presenza sul territorio di un impianto a biomasse.


Malfunzionante fin dall'inizio, la popolazione è fortemente preoccupata per gli odori e le probabili
emissioni nocive che ne fuoriescono.
Già dall'8 aprile 2014 il Consiglio Comunale si era espresso per tale osservatorio, ma la giunta non aveva dato alcun seguito. Ora ripete la sua adesione senza volerne discutere i contenuti con chi l'ha presentata e con la stessa opposizione in Consiglio che l'ha sostenuta.
Non se ne preoccupa minimamente.
Non si interroga su quale rappresentanza di cittadini debba partecipare come posseditrice di interessi.
Oltre agli organi competenti, Asl e Arpa, c'è il Comitato del Poggio da anni attivo sul problema.
Ma il comitato non viene considerato.
Ancor meno sarà invitata Rete Ambiente Parma che la Lori, autrice effettiva della variante edilizia, ha bollato come propagatrice di paure ingiustificate.
Nemmeno si chiede con quali modalità di funzionamento e tempi di realizzazione si possa giungere al monitoraggio delle emissioni e valutare il da farsi.
La giunta stessa, d'altra parte, ha appena approvato una variante urbanistica in cui si prevede la possibilità che vengano costruiti nuovi impianti alimentati da fonti di energia rinnovabile presso
stabilimenti produttivi del settore agroalimentare con particolare riferimento ad impianti alimentati genericamente da grassi di origine animale.
"Art 11.19 Impianti tecnici (U.19): alla norma vigente si aggiunge che gli impianti per il trattamento e lo smaltimento dei rifiuti e per la valorizzazione dei residui di lavorazione artigianale ed industriale quando realizzati da soggetti privati dovranno utilizzare esclusivamente materie prodotte dall'attività insediata per la quale l'impianto viene realizzato..."
Dicendo di limitarsi ad usare prodotti propri delle aziende, ne autorizza di fatto la combustione.
E' il via libera ad altri impianti a biomasse animali simili a quello esistente.
La giunta di Felino, unica in tutta la Food Valley, non si preoccupa della sostenibilità ambientale della combustione di biomasse.
Ha messo addirittura la combustione del grasso nel suo PAES, come fonte rinnovabile di energia.
Il solo Comune ad averlo fatto.
Perché dovrebbe davvero impegnarsi a dar vita ad un osservatorio ambientale?
Perché permettere ai cittadini di pesare le emissioni nocive degli impianti che ha autorizzato e che ha ancora intenzione di autorizzare?
Non ha neanche permesso che se ne discutesse in Consiglio.
L'osservatorio ambientale? Sono più urgenti le elezioni amministrative!

Giuliano Serioli
8 gennaio 2016

Rete Ambiente Parma

per la salvaguardia del territorio parmense