Il
taglio di sistemazione nell'alveo del Parma a Cascinapiano ha
rovinato il patrimonio boschivo lungo il torrente.
Dopo
lo straripamento rovinoso del Baganza del 2014, le amministrazioni
comunali si sono preoccupate di prendere le precauzioni che avevano
dimenticato in passato.
Dovrebbe
trattarsi di un taglio selettivo, per eliminare solo le piante
secche, ammalate, inclinate o all'interno dell'alveo.
Il
taglio viene appaltato ad una ditta privata a compensazione, cioè a
costo nullo per il Comune e il lavoro pagato con il legname
disboscato.
Ovviamente
il guadagno per la ditta è tanto maggiore quanto più taglia.
Infatti l'area viene completamente denudata.
Per
Marco Romano, consigliere comunale a Langhirano coinvolto a livello
tecnico nel taglio, si è trattato di un buon lavoro che era
necessario fare.
Per
Paolo Piavani, biologo ed ecologo del Centro Studi Monte Sporno, non
era necessario fare un taglio del genere, perché il greto è largo e
in caso di piena non ci sarebbero problemi: “Bisogna tagliare gli
alberi dove è stretto, altrimenti può essere controproducente. La
vegetazione, infatti,
rallenta
la corrente, fa da tampone alla piena. A Langhirano hanno tagliato
alberi grossi che non davano problemi, era un bosco maturo. Togli gli
alberi pericolanti, ci sta, ma non togliere tutto. Se dai l'appalto
ad una ditta che fa biomasse non pensa a selezionare. Hanno dato
l'appalto ad una ditta che produce cippato, lo fa gratuitamente, ma a
patto di poter tagliare tutto”.
Andrea
Ferrari, esponente di “Salviamo il Paesaggio”, aveva postato le
foto del dissennato esbosco.
Si
sta creando una filiera di esbosco perversa tra produttori di cippato
ed alcune amministrazioni comunali.
Pare
evidente che queste abbiano poche competenze idrauliche, poco
interesse per il verde pubblico e viceversa intendano favorire il
rifornimento delle famigerate centrali a cippato del nostro
Appennino, che, è bene sapere, non sono dotate di alcun filtro
contro polveri sottili, benzopirene ed IPA.
Emissioni
altamente nocive per malattie polmonari e cardiovascolari ed
altamente cangerogene.
Giuliano
Serioli
2 febbraio 2016
Rete
Ambiente
Parma
per
la
salvaguardia
del
territorio
parmense