" di prevedere che non siano soggetti alle disposizioni del presente atto, ai soli fini localizzativi e fermo restando l.’obbligo del rispetto delle prescrizioni tecniche previste ai sensi del presente atto, i procedimenti per l.’istallazione degli impianti: Progr. n. 51 12 1. per i quali, alla data di pubblicazione sul BURERT del presente atto, sia stata presentata domanda di accesso a finanziamento pubblico; 2. che siano previsti nei progetti di sviluppo o riconversione del settore bieticolo-saccarifero, in attuazione della normativa comunitaria e nazionale in materia, ivi compresi gli impianti derivanti dagli accordi interprofessionali sottoscritti in data 15 novembre 2010 fra le Associazioni bieticole con Eridania-Sadam COPROB/Italia Zuccheri, e Unionzucchero"
In altre parole, la Regione, nell'ambito della riconversione del settore bieticolo-saccarifero, dichiara di di aver deciso di non porre limiti agli impianti a biomassa derivanti dagli accordi intercorsi tra associazioni bieticole e Sadam Eridania. Da qui il suo VIA dell'agosto scorso per gli impianti di Russi e Trecasali.
Che il consiglio comunale si sia espresso contrario all'impianto, peraltro con grave ritardo e a cose ormai fatte, non può intaccare minimamente il piano regionale. Il sindaco dovrebbe opporsi alla realizzazione dell'impianto in qualità di massima autorità sanitaria del territorio comunale e chiamare alla mobilitazione l'intera cittadinanza.
Solo una tale levata di scudi potrebbe far rimangiare la decisione presa dalla Regione. Non altro.
ReteAmbienteParma
Serioli Giuliano