Tutto
è stato deciso fin dall'ottobre del 2015.
La
Provincia votò a favore della Tibre, la Regione affermò che la
priorità era la ferrovia, la ditta Pizzarotti si ritenne soddisfatta
dell'escamotage della Regione.
Così
il 1° tratto della Tibre era cosa fatta, con tanti saluti al
Coordinamento dei gruppi ambientali.
Raffaele
Donini, assessore regionale alle infrastrutture, ha sottolineato come
la Regione abbia lavorato alla proposta “ascoltando anche i
territori”, una affermazione che ha del surreale con tinte quasi
comiche.
Le
parole di Donnini “C’è stato un pronunciamento del Consiglio
provinciale di Parma; ribadiamo che per noi la priorità è il
potenziamento della linea ferroviaria Pontremolese, il secondo lotto
del Ti-bre è priorità 2”.
Il
primo tratto della Tibre è sottinteso che si farà, per lui e la
Regione è priorità 1, col benestare di PD e destra e l'assenza del
sindaco di Parma.
Il
commento della Provincia: "Il Consiglio provinciale ha approvato
un documento di indirizzo che recepisce l'importanza delle nuove
priorità impostate dal Governo su progetti strategici e fondi
correlati. Priorità pensate per spendere meglio le risorse realmente
a disposizione”.
Spendere
meglio i soldi? Con quei 9 chilometri che finiscono in mezzo alla
campagna, dopo averla rovinata?
"Finalmente
si punta sulle ferrovie" commenta il sindaco Federico
Pizzarotti: “Il mio parere sulla Tirreno-Brennero l'ho già
espresso ed è chiaro a tutti”.
Il
Coordinamento dei comitati contro le autostrade Cr-Mn e Ti-Bre sono
sconcertati per la mancata partecipazione del sindaco di Parma
all'Assemblea dei sindaci in Provincia, che ha dato sponda alle forze
di PD e centrodestra favorevoli all’autostrada Tibre.
Sempre
in priorità 1 la Regione propone inoltre un intervento da 50 milioni
per rendere funzionale il primo lotto del Ti-bre – di cui è
imminente l’avvio del cantiere – collegandolo (con una strada
ordinaria) alla Cispadana verso est.
La
consigliera Canova sulla TiBre chiede al Governo di verificare,
nelle more dell’approvazione del progetto esecutivo, se sussistono
le condizioni per evitare di realizzare il primo lotto del raccordo
autostradale Ti-Bre, relativo al tratto Fontevivo-San Quirico e di
destinare alla Pontremolese le risorse già stanziate.
La
scelta, dice, non è contro il trasporto su gomma, ma tra un’opera
utile e una inutile.
Vescovi
(PD) chiede al Consiglio: "Vogliamo veramente fare di Parma il
luogo delle eccellenze agro-alimentari? L’autostrada aumenterà
traffico e polveri sottili, aumentando il carico su questa area,
Fontevivo è il Comune con meno terreno fertile della Provincia”.
Si
vota sul documento della Provincia, che viene approvato. Contrari
solo due: Canova e Vescovi.
Regione
e Provincia hanno deciso contro i sindaci. Hanno parlato a vanvera di
Pontremolese per far passare il primo tratto della Tibre. Pizzarotti,
il sindaco, si è associato. Pizzarotti, il costruttore, ringrazia.
L'assemblea
dei sindaci, complice l'assenza di quello di Parma, si è fatta
tranquillamente beffare.
Forse
alcuni volevano solo far figura, non opporsi seriamente.
Ma
il territorio, che l'assessore Regionale Donini dice di aver
ascoltato, è d'accordo sul disastro che gli sta rovinando addosso?
Crediamo
proprio di no.
Giuliano
Serioli
Rete
Ambiente
Parma
salvaguardia
e sostenibilità del
territorio
locale