E' una immagine d'archivio, dall'alto,
attraverso lo strumento Google Earth.
Si vede chiaramente che sotto l'abitato
di Pietta c'era un bosco, grandi alberi fitti.
Dovevano essere querce o lecci perché
la loro chioma era già verde pur essendo ad inizio primavera, e non
a caso il ceduo più sotto era in gran parte ancora grigio.
Bosco di querce che è stato sottoposto
a taglio raso nel 2012.
Anche il ceduo di sotto è stato
ampiamente tagliato e diradato.
La frana di Pietta si è sviluppata
proprio dove è stato effettuato il taglio.
E' come se, non essendoci più
copertura alla pioggia battente (l'effetto spugna della copertura
fogliare), la massa argilloso detritica del declivio, infiltrata
dall'acqua in profondità, fosse scivolata verso il basso lasciando
scoperta una nicchia di distacco calcarea, caratteristica proprio
della formazione argilloso-calcarea che qui ritroviamo.
*
Ed ecco la disastrosa immagine della
frana di Pietta in atto.
In alto è rimasta solo nuda roccia,
gli strati calcarei della formazione argilloso-calcarea.
Il bosco di querce e lecci è
scomparso, tagliato.
E' stato quel taglio a provocare la
frana?
Sicuramente il taglio ha eliminato la
copertura di argille detritiche, permettendo alle forti piogge di
andare in profondità nella massa stessa.
Si è creato così un piano di
scorrimento delle acque in profondità, che forse ha messo in
movimento la frana dell'intera massa, diventata incoerente.
Tutti i boschi del ceduo attorno
(colore grigio) risultano ugualmente ed estremamente diradati, a
testimonianza di un taglio generale e dissennato.
E, per inciso, la Forestale ha denunciato penalmente gli autori dei tagli.
E, per inciso, la Forestale ha denunciato penalmente gli autori dei tagli.
La domanda sorge spontanea.
Nel disastro di Pietta c'è la mano
dell'uomo?
Sono domande che ci dobbiamo porre.
Sono dubbi che ci devono scuotere le
coscienze e impedirci di dormire la notte.
Se fosse vero che siamo stati noi ad
accendere la miccia del crollo, saremmo dei dannati.
Dei killer ambientali senza scrupoli.
Sono ipotesi, certo, ma che davanti ad
un occhio esperto si concretizzano avvicinandosi alla realtà.
Non abbiamo ancora trovato
amministratori che si pongono queste domande.
Domande ingombranti.
A proposito.
Anche la frana di Boschetto è una
frana rotazionale ed anch'essa ha avuto come concausa il taglio
di un bosco sotto la strada.
Ovviamente è la quantità di pioggia
caduta che ha innescato il movimento, ma tali precipitazioni
sarebbero state meno impattanti se a riceverle fossero state delle
fitte chiome invece che la nuda terra.
Giuliano Serioli
Rete Ambiente Parma
5 marzo 2014